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  STORIA DELLA SCRITTURA  

 
IL MAGGIOR NUMERO DI SEGNI
PER IL MINOR NUMERO DI SIGNIFICATI
(Modesta storia della scrittura senza la pretesa di insegnare a scrivere)

La “lezione” che esprime già dal titolo un primo paradosso da quanti propongono lo spunto ad ogni riflessione successiva, tenuta in vari Licei e Scuole Medie senza limitazioni territoriali, e in un memorabile incontro del 24 aprile 2001 presso l’Università di Potenza (in ambito ad un percorso di riflessione e di aggiornamento del corpo docenti sugli argomenti della produzione scritta e di quella culturale e comunicativa in genere, recitava il manifesto promozionale), nacque in antagonismo alla proliferazione delle Scuole di Scrittura delle quali non condivido quasi niente se non la necessità di assicurare ad alcuni scrittori una qualche remunerazione. In realtà la mia convinzione è che la vera prima scuola di scrittura sia la lettura, assistita da tutte le riflessioni che suscita, gli interrogativi che propone, la dimensione del Tutto che rivela e lo stupore dell’Io di fronte a queste rivelazioni. Tutte le altre superfetazioni funzionali all’interesse di privati (per altro favorito dal patrocinio di autorevoli organizzazioni e associazioni) altro non possono, nei migliori dei casi, che incentivare la produzione di polli di allevamento o canini ammaestrati, senza peraltro voler stigmatizzare la natura dei polli né quella dei cani, e con l’attenuante che la nota influenza aviaria non era ancora comparsa quando iniziai a dedicarmi a questo argomento.

Tuttavia un produttore di Scuole di Scrittura, che non nomino per rispetto alla sua intelligenza, onorando il rifiuto ad impegnarmi in lezioni funzionali alla scuola da lui diretta, mi invitò a tenere una lezione contro le Scuole di Scrittura (o SS come ironicamente le definirò da questo momento) in ambito ad un’analoga iniziativa da lui organizzata. In questa sede rovesciai sugli astanti un effluvio di parole non tanto contro le SS quando a favore di quelle inesauribili conoscenze che l’amore per la lettura può sedimentare nelle menti (in molti casi scoraggiando alla scrittura, ma nei superstiti trasferendo lo stupore e la curiosità necessarie a questa difficile pratica) e che ho cercato di coordinare in un discorso organizzato fondendo le conoscenze acquisite rincorrendo le passioni per la storia antica, la filosofia, l’archeologia e, non ultima, la letteratura.

Questo argomento, per mia fortuna non soggetto ad inflazione (forse per il solo motivo che documentarsi è opera più faticosa che non scimmiottare qualche manuale industriale di scrittori americani), ha incontrato e suscita l’interesse di docenti e studenti ed io imperverso con l’identica passione ad approfondirlo, integrarlo, gonfiarlo di nuove conoscenze e argomentazioni nel modo che definisco ad espansione coerente anche con il mio stile di narratore (gli stili ad espansione o contrazione con i quali vengono definiti due diversi modi di agire letterario, per quanto tra le due posizioni estreme si possano individuare una gamma infinite di posizioni intermedie, meriterebbero un approfondimento che di fatto mi obbligherebbe però a far rientrare dalla finestra ciò che ho espulso dalla porta).

L’intervento ha una durata di circa due ore ma può essere frazionato anche in due, tre interventi approfondendo singoli aspetti della trattazione che comunque assume questo tipo di svolgimento:

- Anello mancante - come la ricerca umanistica non possa mai avere il crisma della scientificità (per fortuna) poiché niente di quanto reperito (e prima intuito) è riproducibile in laboratorio ma tutto è condizionato al progredire della ricerca ed ogni anello mancante recuperato genera una reazione a catena che obbliga la ridiscussione di quanto accertato fino ad un attimo prima e alla ricerca di altri anelli mancanti.

- Oralità – ricognizione sulle antiche forme di trasmissione tra umani.

- Prime forme arcaiche di scrittura – E la loro peculiarità di comunicazione in genere riferita non alla sostituzione della tradizione orale ma integrandosi con essa.

- Esigenza della scrittura – da quando la scrittura è diventata strumento ineliminabile della vita incivilita e come la possibilità di trasmissione fuori dallo spazio e dal tempo del sapere fin lì accumulato abbia facilitato e favorito ogni e qualsiasi sviluppo del progresso umano e conseguentemente abbia contribuito a migliorare la vita dell’uomo.

- Sviluppo e affermazione

- Il libro

- Potere della scrittura, scrittura come Potere

- Avvento di altre forme di comunicazione

- Declino e saccheggio della scrittura

- Il Futuro della scrittura



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